Si sente sempre più spesso parlare della dieta a zona (o dieta zona) ma cosa significa di preciso rimanere “in zona” e quali sono i punti fondamentali delle diete a zona? La prima regola da seguire nelle diete a zona è quella di mangiare almeno cinque o sei volte al giorno (tre pasti principali alternati a due o tre spuntini).
È importante che la colazione venga consumata entro mezz’ora dal risveglio e che, analogamente, l’ultimo spuntino sia compiuto entro la mezz’ora prima di coricarsi.
Un altro consiglio da seguire nella dieta a zona è quello di non lasciare mai passare più di cinque ore fra pasti e spuntini e lo stesso accorgimento va usato anche riguardo gli allenamenti, consumando uno spuntino un’ora prima dell’attività e uno venti minuti dopo la fine.
Mangiate sempre la quota di “blocchi” ottenuta in base al vostro fisico e al vostro consumo giornaliero senza mai scendere sotto gli 11 blocchi.
Vi ricordiamo che i blocchi nelle diete a zona sono formati da un miniblocco di proteine, uno di carboidrati e uno di grassi: è l’unità minima dell’alimentazione nelle diete a zona. Nel blocco tutti i macronutrienti sono bilanciati per garantire la giusta risposta ormonale da parte del nostro organismo.
Nella dieta a zona (ma in generale in quasi tutti i processi di dimagrimento) è molto importante moderare il consumo di carboidrati per mantenere sotto controllo l’indice glicemico; limitate quindi pasta, pane e favorite frutta e verdura.
Bevete molta acqua, almeno 2-3 litri al giorno: l’acqua che viene perduta con la sudorazione deve essere quindi reintegrata (non dimenticare che le diete a zona contrastano la ritenzione idrica) e prendete l’abitudine di bere un bicchiere d’acqua mezz’ora prima di sedervi a tavola.
Nella dieta a zona è molto importante dare ascolto al proprio corpo: se vi alzate da tavolo e vi sentite affamati ma svegli è segno che avete consumato troppe proteine, al contrario, se vi sentite affamati e stanchi dovete limitare il consumo di carboidrati.