Spesso e volentieri nel corso degli ultimi tempi si sente parlare di acqua alcalina, ma anche di acqua alcalina ionizzata o di acqua ionizzata. Un gran numero di azienda non esita a parlare di questo tipo di acqua come davvero di un elemento da introdurre nella quotidianità, per via del fatto che comporta un elevato numero di effetti benefici.
È bene sottolineare prima di tutto un aspetto, però, quando si fa riferimento all’acqua alcalina: gli esperti hanno messo in evidenza come in realtà il processo di alcalinizzazione dell’acqua non si può mai considerare definitivo, in maniera particolare qualora l’acqua in questione dovesse essere ingerita.
Acqua alcalina e i benefici
Tutti quegli acidi digestivi che si trovano all’interno dello stomaco umano, infatti, sono deputati proprio alla neutralizzazione di tale processo, facendo diventare l’acqua alcalina della normalissima acqua che si può consumare come in qualsiasi altro caso. È vero, comunque, che da un lato l’acqua alcalina può essere certamente un po’ più pura rispetto a quella normale nel momento in cui viene bevuta. Non è certo un aspetto negativo, anzi, ma lungi da dire che l’acqua alcalina possa essere un prodotto in grado di compiere miracoli per la salute, dal momento che non cura alcun tipo di malattia e, al tempo stesso, non presenta alcun effetto antiallergico.
Nel caso in cui l’acqua alcalina venga inserita all’interno di un’alimentazione corretta ed equilibrata, che prevede il consumo di un buon quantitativo di frutta e di verdura, con un ridotto consumo di carne, latticini e lasciando stare gli alcolici, ecco che l’acqua alcalina può essere utile per dare una mano al benessere generale del corpo.
Insomma, i suoi benefici sono esattamente gli stessi dell’acqua minerale naturale: si può comprare già pronta oppure si possono acquistare degli appositi dispositivi denominati ionizzatori che permettono di crearsi l’acqua alcalina direttamente all’interno delle proprie mura domestiche.
L’alcalinizzazione dell’acqua domestica
Nella maggior parte dei casi, l’acqua potabile delle città viene verificata da parte degli acquedotti del Comune, ma in ogni caso si possono usare anche altri strumenti per purificare ancora l’acqua. Si tratta di dispositivi che possono essere applicati direttamente sul rubinetto di casa. In ogni caso, ci sono diverse ricette a cui fare riferimento.
Uno dei vari metodi per alcalinizzare l’acqua è il seguente ad esempio: bisogna mettere in ammollo in acqua pura un limone biologico dopo che è stato fatto a pezzi, aggiungendo anche sale (se possibile quello dell’Himalaya), lasciando il contenitore così riempito coperto per circa 12 ore ad una temperatura ambiente.
A questo punto, trascorso questo lasso di tempo, potete filtrare l’intero composto e poi berne l’acqua ottenuta. Altrimenti, un’altra soluzione è rappresentata dalla combinazione con acqua pulita e un cucchiaino di bicarbonato di sodio. Dopo aver mescolato e lasciato riposare il composto, si può filtrare e poi bere l’acqua così ricavata.
Ovviamente in commercio non manca pure tutta una serie di prodotti naturali che vengono chiamati “integratori alcalini”. Piuttosto di frequente, il suggerimento che viene dato è quello di mescolarli direttamente con l’acqua di casa in modo tale da poter ottenere l’acqua alcalina che tanto si vuole bere.
Tutti questi integratori alcalini si caratterizzano per essere formati da parte di alghe, coralli ed erbe. Nella maggior parte dei casi, però, il miglior consiglio da seguire è quello di chiedere espressamente ad un erborista competente, in modo tale da avere a disposizione un integratore efficace e valido e non un prodotto che possa far danni al contrario alla salute. Diversi integratori, infatti, possono causare degli effetti collaterali in alcune persone. In gran parte dei casi si tratta di calcoli renali, stitichezza e allergie. Quindi, meglio essere informati, chiedendo consiglio al proprio medico curante.