Le ultime stime fotografano la situazione degli italiani a tavola. Sorprende il dato sui vegani che sono sempre di meno, mentre aumentano le persone che seguono la dieta vegetariana. I vegani “pentiti” si moltiplicano in tutto il mondo, il cambio di stile alimentare è dettato dalle problematiche di salute come carenze di nutrienti essenziali e debolezza.
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Quanti sono i vegani in Italia?
Tantissimi i vegani pentiti in Italia, tanto che secondo gli ultimi dati sarebbero solo lo 0,9% i “fedelissimi”. I vegetariani invece sono sempre di più, almeno 6,2%. Cifre abbastanza singolari se pensiamo che lo scorso anno i vegani superavano il 3%, tre volte la percentuale del 2016. Secondo un italiano su cinque la dieta vegana è l’espressione del fanatismo e dell’intolleranza, perché sono molti i siti web a tema vegan in cui ci sono teorie contro chi non supporta il regime alimentare e la filosofia di vita.
Pochi ristoranti vegani
Nell’Italia patria della fiorentina e di altri piatti a base di carne e di pesce, sono pochi anche i ristoranti vegan. Secondo Eurispes che ha analizzato i dati di Tripadivisor, sono recensiti solo 225.490 ristoranti vegani, e il 23% di queste attività offre anche un menù vegetariano. L’Eurispes ha rilevato il 17,2% dei locali vegani, una percentuale alta visto che non corrisponde al numero di persone che ha dichiarato di seguire questo stile alimentare.
Perché si diventa vegetariani?
Si diventa vegan, abbracciando una filosofia di vita rigida, per motivi di salute oppure etici. Oltre allo stile vegan ne esistono altri ancora più restrittivi come quello crudista che prevede il consumo di cibi non cotti, quello fruttariano secondo cui ci si nutre di frutta e ortaggi e c’è persino il gruppo dei raccoglitori che si nutrono di frutta caduta dagli alberi. Di recente si sono diffusi nuovi stili alimentari come la paleo-dieta con alimenti esistenti solo nell’era del paleolitico, ma i più “simpatici” sono i pesco-vegetariani che escludono la carne.