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Sicurezza alimentare, come garantirla nelle cucina?

Per chi si trova a mangiare in un ristorante, la perfetta conservazione degli alimenti è sicuramente uno dei fattori più importanti che si deve prendere in considerazione. Le associazioni dei consumatori sono sempre attente, che le attività commerciali presenti nel settore della ristorazione mantengono sempre alti standard nella conservazione degli alimenti. Batteri o funghi, possono crearsi e moltiplicarsi nel cibo che non è mantenuto alla giusta temperatura.

Secondo una recente ricerca condotta in tutta Europa, non sempre si seguono tutte le corrette procedure di conservazione degli alimenti nelle cucine professionali. In molti casi, si tende a “velocizzare” alcune operazioni a discapito della corretta metodologia di conservazione degli alimenti.

Così come si deve tenere particolarmente cura della propria igiene personale lavandosi regolarmente, portando sempre un copri capo igienico e mantenendo senza smalto le proprie unghie; nello stesso modo si deve conservare al meglio ogni cibo.

Per garantire che il cibo è esente dal proliferare di germi o altro, è bene poter garantire e mantenere la catena del freddo. Quando si sostiene l’esame per ottenere la licenza di somministrazione degli alimenti, spesso non si puntualizza molto l’importanza di questa catena. Se si vuole impedire in maniera efficace la proliferazione dei germi, è bene raffreddare nel minor tempo possibile il cibo al di sotto dei 10°C. Questo, viene eseguito grazie agli abbattitori professionali. La funzione principale di questa attrezzatura professionale, è proprio quella di portare ogni alimento o pietanza a una temperatura inferiore in pochi minuti. I modelli più performanti, sono in grado di abbattere la temperatura di un grande pezzo di carne in meno di 15 minuti.

Come verificare la cottura degli alimenti?

Una vecchia abitudine degli chef più anziani, è quella di avere nel taschino della giacca un cucchiaio di legno o di acciaio. Questo cucchiaio, verrà utilizzato durante il servizio per verificare dello stato di cottura del cibo che si vuole controllare. È un’operazione che mette di fronte a una possibile contaminazione tutti i cibi che si assaggiano.

Per evitare questo tipo di problematica, è bene cambiare il cucchiaio a ogni verifica e facendo cura di non assaggiare sopra le pentole il cibo. L’operazione più sicura da fare, è quella di utilizzare un cucchiaio pulito per poi depositare il cibo in un piatto. In questo modo, si possono evitare contaminazioni di ogni genere.

La pulizia degli ambienti

Oltre a conservare nel migliore dei modi il cibo, è bene ricordare che anche la pulizia degli ambienti dove si lavora è particolarmente importante. Se non si esegue una pulizia quotidiana, così come una serie di pulizie più in profondità ricorrenti, non si è sicuramente in grado di poter garantire una sicurezza alimentare a 360 gradi.

L’utilizzo di prodotti per la pulizia atossici e studiati per questa funzione, sono da usare quotidianamente per la pulizia di fine turno di tutte le superfici presenti nella cucina. In particolar modo, dei banchi di lavoro e dei forni dove si termina la cottura del cibo. La presenza di cibo raffermo nelle vicinanze delle piastre di cottura oltre a risultare anti igienico, potrebbe dare al via anche a piccole combustioni. In questo caso, potrebbero anche verificarsi una serie di problematiche legate alla sicurezza degli ambienti.

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Blogger e freelance , amante dell'alimentazione corretta e il vivere sano, gestisco il portale con l'aiuto dei colleghi esperti del settore Alimentazione.

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