Novembre è il mese dell’olio di oliva. In questo periodo dell’anno infatti si raccolgono i frutti e si avviano alla molitura. Scegliamo i prodotti sugli scaffali o preferiamo recarci direttamente dal produttore? Inoltre, quando acquistiamo l’olio di oliva prendiamo la prima bottiglia che ci capita tra le mani oppure esitiamo prima di poggiarla nel cestino della spesa e controlliamo l’etichetta? Sicuramente avete notato che sulle bottiglie dell’olio di oliva ci sono una serie di dati specifici. Il 13 dicembre del 2014 è entrato in vigore il Regolamento europeo 1169/2011 che ha dettato le regole sulle etichette alimentari e per il settore oleario.
I produttori o confezionatori di olio di oliva devono specificare innanzitutto del tipo. Esistono 4 categorie così suddivise:
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Olio extravergine di oliva: ottenuto mediante la spremitura delle olive con procedimenti meccanici e di qualità eccellente;
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Olio di oliva vergine: ottenuto sempre con procedimenti meccanici ma di qualità inferiore;
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Olio di oliva misto: composto da oli raffinati e da oli di oliva vergini, una sorta di una miscela;
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Olio di sansa di oliva: derivato dalla lavorazione della sansa, i residui della molitura delle olive costituita da polpa e frammenti di nocciolino.
Tra le altre informazioni che devono essere indicate obbligatoriamente sulle etichette vi sono la provenienza delle olive e il paese di produzione. Quando è presente la dicitura DOP o IGP significa che state acquistando un olio di oliva certificato e che prima di essere imbottigliato segue un disciplinare specifico. Non dimenticate che anche l’olio ha una data di scadenza solitamente fissata in 18 mesi, il produttore è obbligato a dichiararla insieme all’imbottigliamento. In base alla data c’è un’ulteriore distinzione:
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Olio fresco: spremitura al quarto mese
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Olio giovane: spremitura dall’ottavo al dodicesimo mese
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Olio di secondo anno: spremitura fino a 24 mesi
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Olio vecchio: spremitura fino al terzo anno
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Olio decrepito: spremitura oltre il terzo anno
Da quest’anno si aggiunge una novità, a partire da dicembre infatti oltre all’etichetta tradizionale ci sarà anche quella nutrizionale con tutti i valori riferiti a 100 grammi di prodotto. Infine vi sono delle informazioni facoltative come l’eventuale spremitura a freddo, le caratteristiche relative al gusto, all’odore e all’acidità.