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Alghe in tavola: tipologie, proprietà e utilizzi

Le alghe vengono consumate nella cucina da secoli, considerato il fatto che sono la base dell’alimentazione orientale. Si tratta di particolari alimenti ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti, reperibili non solo in Giappone, ma anche in Francia, Irlanda e Paesi Scandinavi. È molto importante riconoscere tutte le varie tipologie di alghe commerciali, i modo da poter comprendere le varie proprietà e gli utilizzi.

Iniziamo partendo dall’alga Arame, ricca di potassio. Stiamo parlando di un alimento particolarmente consigliato a persone che praticano attività sportiva, in modo che si possa evitare di incorrere in crampi muscolari. Tra le sue proprietà troviamo quelle antivirali, pertanto può aiutare a mantenere il proprio peso sotto controllo; inoltre, il suo sapore è piuttosto delicato. Prima di essere mangiata, l’alga arame deve essere lasciata in ammollo oppure portata ad ebollizione.

Proseguiamo con l’alga Duse, ricca di ferro e dal colore rosso acceso: un particolare alimento che contiene sia potassio che magnesio. Questo vegetale cresce in prevalenza lungo le coste dell’Atlantico e del Pacifico; una volta raccolto, viene lasciato essiccare al sole prima di essere consumato o venduto al pubblico. L’alga Duse presenta un sapore piuttosto piccante e viene impiegata per condire legumi e verdure, oppure per completare insalate, zuppe o piatti con cereali.

Le alghe Hiziki sono quelle più ricche di calcio e ferro, dal colore scuro e dalla forma allungata e sottile. Per essere consumate devono essere lasciate in ammollo per almeno 10 minuti; successivamente, vengono impiegate per creare contorni, minestre, pasta o riso. Un’altra tipologia di alga è quella Kanten, di origine giapponese e dal colore rosso. Viene utilizzata prevalentemente per via della sua azione gelificante nei confronti delle sostanze che contiene; i suoi estratti vengono sfruttati per preparare l’agar agar, conosciuto come una sorta di “colla di pesce” naturale.

L’alga Kelp è di colore marrone scuro e viene impiegata per i suoi effetti diuretici; si presenta ricca di iodio, fitosteroli, polifenoli e importanti vitamine. Inoltre, gode di proprietà rimineralizzanti e antinfiammatorie. È possibile trovarla sotto forma di integratore alimentare ed è consigliata soprattutto in caso di obesità dovuta a ipotiroidismo. Per quanto riguarda la quantità di acidi grassi essenziali vediamo protagonista l’alga Klamath, anche ricca di proteine. Svolge un’azione antinfiammatoria naturale e viene utilizzata quasi sempre sotto forma di integratore in tavolette, oppure essiccata.

L’alga Kombu è ricca di iodio, perfetta per garantire un corretto funzionamento della tiroide e regolare il metabolismo. Una piccola parte di quest’alga può essere impiegata durante l’ammollo dei legumi secchi o durante la loro cottura; perfetta per dare sapore al riso, alle verdure o alla pasta. Proseguiamo con l’alga Nori, la più ricca di proteine fra tutte. Contiene fibre vegetali, omega 3, vitamina C, taurina, calcio, ferro e altre proprietà interessanti che aiutano a contrastare il colesterolo cattivo. Il suo principale utilizzo verte nei confronti dei maki giapponesi, ma possono anche essere accompagnate dalla salsa wasabi o di soia.

Restano solo due alghe all’appello: la Spirulina e Wakame. La prima è di colore verde-azzurro ed è di piccole dimensioni, sfruttata quasi esclusivamente per creare integratori naturali che generino un effetto disintossicante e depurativo. Contiene molte proteine, vitamine e un particolare tipo di calcio indicato contro il cancro. L’alga Wakame regala importanti benefici alle donne, considerato il fatto che dispone di calcio vegetale e magnesio, importanti contro l’osteoporosi. Viene utilizzata soprattutto durante la preparazione della zuppa di miso giapponese, o per altri piatti a base di legumi e verdure.

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