Il basilico è una delle erbe aromatiche più comuni e più utilizzate in cucina, ma ne esistono di tantissime varietà da poter sfruttare al meglio. Abbiamo deciso di utilizzare il nome originale, in modo da poter descrivere con maggiore accuratezza le sue caratteristiche e per cosa viene utilizzato.
Si parte dal basilico comune, i cui fiori sono bianchi e le foglie verde intenso. Viene impiegato soprattutto nelle insalate e per preparare delle salse, come il famosissimo pesto. Tocca poi al basilico Crispum, dai fiori bianchi e con le foglie larghe e seghettate: questa variante viene utilizzata per preparare delle insalate.
Il basilico verde è caratterizzato da fiori bianchi e foglie lunghe e sottili. Viene sfruttato come pianta ornamentale o per decorare i piatti. Il basilico viola vede fiori color lavanda, con foglie marrone scuro piuttosto lucenti. Viene usato in cucina o come pianta d’ornamento nelle case.
Il basilico Dark Opal presenta fiori color lavanda, ma con le foglie porpora intenso e brillante, anche in questo caso, viene impiegato sia in cucina che come pianta ornamentale. Il basilico alla canfora ha fiori bianchi e rosa, con foglie verdi. Non viene utilizzato in cucina, ma per le sue proprietà officinali: che cosa significa? Se sfruttato come infuso, risulta particolarmente valido nei confronti di nausea, dolori allo stomaco e raffreddore.
Il basilico Sacro ha fiori color lavanda e foglie grigio-verdastre. Anche in questo caso non vediamo l’impiego in cucina, ma in medicina e per la sua fragranza aromatica. Il basilico alla cannella appartiene al Messico, dai fiori rosa-malva e con foglie verde oliva-marrone. Viene impiegato in cucina per regalare sapore ai piatti, visto che il suo aroma è particolarmente speziato e ricorda la cannella.