L’aloe vera è una pianta grassa che regala benefici all’organismo, soprattutto in caso di stitichezza, ma è molto importante conoscere tutte le controindicazioni del caso, in modo da prestare maggiore assunzione ed evitare ogni effetto collaterale. Dobbiamo precisare che l’aloe vera viene assunta tramite polpa, succo o gel, anche se in quest’ultimo caso è correlata più alla parte esterna del nostro corpo che a quella interna.
Non bisogna assumere aloe vera in caso di allergie, poiché stiamo parlando di una pianta non tossica che può comunque causare allergie. Prima di utilizzarla, è bene valutarne la sensibilità, magari mettendone una piccola dose sul polso o dietro un orecchio per qualche minuto: se si presenza un rash cutaneo, allora siete allergici. Tuttavia, qualora vi siano in corso altre forme di allergia, l’aloe vera svolge la funzione di antiallergico.
Questa particolare pianta non deve essere assunta in caso di gravidanza, poiché la presenza di aloina stimola l’intestino e ciò potrebbe comportare a riflessi nell’utero. Chi desidera assimilare l’aloe vera in gravidanza dovrebbe puntare sul gel che si trova nelle foglie e che dovrà essere stabilizzato e trattato: in questo modo l’aloina sarà eliminata.
Per le persone che soffrono di cistiti o patologie correlate alla cistifellea, l’aloe vera è sconsigliata; anche chi soffre di emorragie uterine dovrebbe evitarla, poiché i sintomi potrebbero aggravarsi notevolmente. Se soffrite di diabete è bene consultare il proprio medico prima di ingerire questa pianta, poiché ci potrebbe essere un aumento dell’insulina da parte del pancreas.
Evitate succo, polpa e gel in caso di mestruazioni, poiché potreste incorrere in flussi più abbondanti; sconsigliata anche durante l’allattamento, nei casi in cui si presenti il morbo di Crohn e nei bambini al di sotto dei 12 anni di età.