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Prugne: valori nutrizionali, proprietà benefiche ed effetti collaterali

Che differenza c’è tra prugne e susine? Se consideriamo la questione a livello botanico, tra i due termini non ci sono differenze. In entrambi i casi ci si riferisce proprio ai frutti della pianta Prunus domestica. Se invece consideriamo il tutto dal punto di vista dell’alimentazione, bisogna fare una distinzione tra susine (viene chiamato così il frutto fresco) e prugne (con questo termine vengono indicati i frutti essiccati). Dopo aver fatto questa doverosa precisazione, andiamo a vedere nello specifico quali sono le proprietà benefiche delle prugne, dando un’occhiata anche ai valori nutrizionali di questi frutti dagli importanti effetti per l’organismo.

Indice

I valori nutrizionali delle prugne

Le prugne, se facciamo un confronto con altri frutti, hanno un apporto dal punto di vista delle calorie maggiore rispetto alla media. Si parla infatti di quasi 45 kcal per ogni 100 grammi di prodotto. Tutto questo perché è presente una componente di zucchero abbastanza elevata, con circa 10,5 grammi di carboidrati. Niente paura, però, se consumiamo il frutto con moderazione: non sono presenti infatti grassi e le prugne contengono una notevole quantità di fibre.

Tra gli elementi nutritivi che le prugne sono in grado di apportare all’organismo bisogna ricordare sicuramente la vitamina C. Le prugne contengono anche buone quantità, anche se in livelli inferiori, di vitamina A, di vitamine del gruppo B e di vitamina K.

Molto importante anche l’apporto di sali minerali all’organismo. Le prugne ci consentono di ottenere magnesio, fosforo e potassio, con delle percentuali che variano tra il 2 e il 3% della quantità raccomandata su base quotidiana. Potete approfondire l’argomento e scoprire tanti altri contenuti relativi ad argomenti di salute, benessere, diete e fitness su www.passionebenessere.it.

Le proprietà benefiche delle prugne

Fin dall’antichità si associa spesso l’azione delle prugne a dei benefici per l’intestino. Grazie alle numerose fibre che sono presenti sia nella buccia che nella polpa, le prugne sono ottime per determinare una corretta motilità intestinale. Tutto è favorito anche dalla presenza di una buona quantità di acqua.

Basta consumare 100 grammi di questi frutti per beneficiare di un effetto lassativo, grazie alla presenza di alcune particolari sostanze, come il sorbitolo, che viene sintetizzato in alcuni integratori che possiamo facilmente trovare sul mercato.

Le prugne sono ottime anche per dare energia, per questo motivo vengono consumate spesso dagli sportivi. In questo modo si può beneficiare di un’azione depurativa nei confronti dell’organismo, a fronte di un apporto calorico non troppo elevato.

Tra le altre proprietà benefiche delle prugne non possiamo non ricordare quelle a favore delle ossa, della cute e dei capelli, grazie agli effetti della vitamina C, che ha un’azione importante per la salute dei processi che avvengono nelle cellule del nostro corpo.

Gli effetti collaterali delle prugne

Anche se apportano numerosi benefici, bisogna ricordare che le prugne presentano anche degli effetti collaterali a cui fare attenzione. Il consumo di questa frutta dovrebbe essere moderato, a causa soprattutto della presenza del sorbitolo. Questa sostanza può richiamare l’acqua e di conseguenza può portare a disturbi di ritenzione idrica e a problemi nei soggetti che soffrono di diabete.

Un’iperglicemia gestazionale potrebbe presentarsi con il consumo di prugne nelle donne in gravidanza. Il sorbitolo potrebbe causare anche motilità intestinale nei bambini, se assunto nella fase dell’allattamento.

Consideriamo quindi sempre che il consumo di prugne può avere un effetto lassativo da non trascurare.

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