Il gelso è un frutto golosissimo, ottimo da mangiare appena colto dall’albero o da trasformare in confettura
Il gelso è un frutto tipico estivo, in campagna si trovano moltissimi alberi e siamo sicuri che anche voi da piccoli vi siete fermati a rubarne qualcuno. Le foglie della pianta di gelso un tempo servivano per nutrire i bachi da seta e dovete sapere che i contadini li piantavano per segnare i confini degli appezzamenti di terreno. Alcuni resistono ancora vicino ai vecchi casali abbandonati.
Gelsi e more sono la stessa cosa?
I frutti di gelso ricordano le more ma sono più morbidi e allungati. Essendo una pianta rustica non ha bisogno di cure e si sviluppa in qualsiasi clima, il raccolto è abbondante e crescendo piuttosto in fretta regala anche la giusta ombra per ripararsi quando si passeggia. Ci sono tre specie di gelso, quello bianco, nero e rosso. Il primo è utilizzato soprattutto per la bachicoltura, e in Europa la sua coltivazione è stata introdotta molto tardi, prima era sviluppata solo la varietà nera i cui frutti erano la base dell’arteriace, una medicina molto potente per le ulcere il catarro e il mal di gola. Gli altri ingredienti sono miele, agresto, zafferano e mirra. C’è una leggenda del Medioevo secondo cui i frutti di gelso erano bianchi e poi si sono colorati di rosso in memoria del sangue di due innamorati, Piramo e Tisbe, la cui relazione era ostacolata dalle famiglie.
I gelsi neri sono ricchi di antociani, noti per le loro proprietà vasoprotettrici e contengono 43 calorie per 100 grammi. In commercio si trovano anche i frutti essiccati ottimi nello yogurt e nelle macedonie, ma anche nei dolci. Siccome il raccolto è sempre abbondante, trasformate i gelsi in confettura, oppure preparate liquori, sciroppi e granite perché tendono a deperire molto velocemente e si conservano in frigo appena un giorno.