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Olio da cucina: tipologie, pregi e utilizzi

Il nostro organismo necessita di importanti nutrimenti per poter funzionare correttamente, come zuccheri, proteine e grassi. Oltre al comune olio extravergine d’oliva, si possono usare altre tipologie di olio nella nostra cucina, ognuna con caratteristiche diverse.

Iniziamo partendo dall’olio di zucca, il quale si presenta di colore verde intenso e dall’aroma di semi di zucca tostati. Un tipo d’olio che può essere impiegato per condire zuppe di legumi o verdure al forno e alla griglia. Tra i suoi pregi più importanti troviamo un’attività protettiva nei confronti delle vie urinarie.

L’olio di lino svolge una funzione antiossidante ed è impiegato per le sue interessanti indicazioni terapeutiche. Il suo sapore è leggermente amaro, che ricorda vagamente la noce, utilizzabile per condire sia insalate che zuppe.

L’olio di mandorle dolci offre un profumo gradevole che ricorda la pesca, spesso utilizzato al posto dell’olio d’oliva durante il Medioevo. Stiamo parlando di una particolare tipologia d’olio impiegata nella pasticceria per ungere gli stampi: un olio ricco di proteine, vitamina A, vitamina B e sali minerali.

L’olio di sesamo ha un sapore piuttosto intenso, scelto per condire verdure, carne, pesce e anche cibi particolarmente piccanti. Bisognerà impiegarlo in gocce i primi tempi, poiché potrebbe non essere gradito al nostro palato; inoltre, si presenta colmo di grassi polinsaturi.

Parliamo ora dell’olio vinaccioli, dal colore verde paglia e dal sapore piuttosto delicato, quindi decisamente gradevole al palato. Un tipo d’olio che viene scelto per realizzare piatti delicati, come la maionese per il pesce bollito, per condire insalate di mare o verdure primaverili. Al suo interno troviamo importanti quantità di acido linoleico e, se estratto a freddo, mantiene antiossidanti e vitamina E.

L’olio di arachidi non presenta colore e il suo sapore è neutro, con una composizione grassa molto simile a quella dell’olio d’oliva: un elemento particolarmente indicato per friggere. L’olio di mais, come quello di arachidi, è incolore e dal gusto leggero, perfetto per chi soffre di colesterolo alto o troppo acido urico. Al suo interno troviamo oligoelementi, protovitamina A e ferro. Si presta per condire insalate, petti di pollo cotti al vapore, pesce bollito e salse.

L’olio di soia è colmo di acidi polinsaturi, perfetto per le diete ove l’obiettivo più importante è quello di ridurre e controllare il colesterolo. Un prodotto facilmente ossidabile, per via della presenza di acidi grassi, quindi non è consigliato per la frittura, poiché a temperature elevate potrebbe rilasciare sostanze tossiche per il nostro organismo.

L’olio di girasole ha un sapore leggero e delicato, ricco di acidi polinsaturi e da impiegare a crudo. Infine, ci dobbiamo occupare dell’olio di noce, piuttosto delicato. Solitamente viene sfruttato per preparare la bagna cauda, anche se può essere impiegato per condire carpacci di carne, pesce cotto al vapore oppure bollito e insalate. È in grado di ricondurre i valori di colesterolo e trigliceridi alla normalità.

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