I cibi con la muffa rappresentano un vero problema, basta eliminare solo la parte rovinata oppure si deve buttare via tutto? Quando la muffa intacca un cibo inizia il processo di degradazione, solitamente cambia aspetto e si ricopre di un patina di diverso colore in base al fungo infettante. Le muffe alimentari sono piccolissimi funghi che si nutrono dell’alimento che attaccano. Basta che uno di essi contenga il 12% di acqua per essere esposto al rischio muffa, e questi funghi microscopici si adattano a molte condizioni ecco perché sono diffuse. La cattiva conservazione dei cibi è bandelle cause della formazione della muffa e, quando si scopre che un cibo è stato contaminato, si deve eliminare tutto il prodotto. Non si possono conoscere gli effetti della muffa sul cibo, tuttavia vi sono delle accortezze,
Per quanto riguarda i formaggi stagionati, basta eliminare la parte rovinata con un coltello, mentre quelli freschi vanno gettati perché nei cibi umidi le tossine si propagano velocemente. Lo stesso discorso si può fare per marmellate e conserve, in quanto lo zucchero si unisce all’acqua e previene la formazione delle tossine. Purtroppo se la muffa intacca i succhi si devono buttare, ne basta una piccola quantità per deteriorare tutto il contenuto di una bottiglia. Per frutta e verdura con polpa il consiglio è di buttare via tutto, diverso il caso della mela bacata o della carota punzecchiata che si possono mangiare dopo aver eliminato la parte rovinata.
Ed ora alcuni consigli per organizzare il frigo e la dispensa a renderli sicuri e antimuffa. Innanzitutto dovete ricordare che tutti gli alimenti hanno una collocazione diversa per evitare la contaminazione. I formaggi si mettono in contenitori ermetici di vetro negli scomparti meno freddi. Frutta e verdura si devono consumare molto in fretta perché facilmente deperibili, per questo si dispongono nella parte meno fredda del frigo, ben lavati e privati di eventuali residui di terra. I prodotti da dispensa invece devono essere riposti in luogo asciutto, proprio come riportano le etichette, per evitare che assorbano troppa umidità. Nel caso del pane, lasciatelo nel sacchetto di carta o di cotone che assorbe tutta l’umidità ed impedisce che si deteriori.