L’errore di misura è uno dei principi fisici più basilari che si possono studiare: secondo questo principio stesso, non si potrà mai ottenere un risultato preciso al 100% utilizzando strumenti che si basano sulle unità di misura sancite dal Sistema Internazionale. Una bilancia, ad esempio, non potrà mai segnare il peso esatto di un oggetto al 100%, ma soltanto una misura che si avvicina alla realtà, data dalla massima precisione e dal minimo errore possibile. Tuttavia, finchè si di bilance da cucina o per misurare la propria massa, l’errore impercettibile non è significativo: per altri tipi di bilance, però, come metal detector o strumenti di lettura precisi, il minimo errore non può essere tollerato. Per questo motivo bisogna, dunque, tarare il proprio strumento.
Perché tarare i propri strumenti è importante?
La taratura è un processo fisico di grande importanza che porta a una perfetta definizione metrologica di uno strumento di misura: in altre parole, grazie alla taratura si può ottenere il massimo possibile da uno strumento che si basa su una delle unità di misura sancite dal Sistema Internazionale, come chilogrammo, metro o secondo. Se si tara una bilancia, ad esempio, si può ottenere la perfetta misurazione possibile della massa di un oggetto; tarando un orologio, invece, si possono effettuare misurazioni sul tempo precise.
Tarare, dunque, è importante per ridurre al minimo errori di misura, inevitabili nella realtà nonostante le misurazioni possono essere quanto più possibile precise; considerando la massima precisione nella misurazione e riducendo al minimo un errore di misura si potrà effettuare la misurazione di oggetto riducendo al minimo il distacco dalla sua misura reale.
In effetti, per oggetti di grande importanza o strumenti di misurazione fondamentali, come metal detector e bilance industriali – che hanno bisogno di misurazioni precisissime per essere funzionali al loro compito -, non possono essere ammessi errori nella misurazione, anche se poco rilevanti. Tarare, dunque, serve a fare in modo che anche i più piccoli errori possono essere evitati.
Le normative tecniche su pesatura e taratura
Chi utilizza bilance di precisione sa che questi strumenti saranno soggetti e pesatura e taratura: le norme tecniche relative a pesatura e taratura riguardano gli strumenti di misurazione non automatici, che devono essere soggetti a un processo di taratura entro sei mesi dal loro primo utilizzo. La taratura sarà periodica, e permetterà di evitare che ci siano errori di misurazione, seppur minimi, nelle bilance e negli strumenti di misurazione che vengono utilizzati.
Attraverso la camera di commercio o grazie al supporto di un laboratorio abilitato, si potrà effettuare una taratura periodica: il processo, dopo la prima volta – che c’è stata entro sei mesi dal primo utilizzo di una determinata bilancia -, deve essere effettuato ogni tre anni, in attesa di un ulteriore verifica. Un mancato processo di taratura potrebbe portare a delle sanzioni amministrative, qualora vengano identificati strumenti che non hanno subito la taratura così come da norme stabilite.
Negare che il processo di taratura non sia avvenuto non è possibile: la taratura bilance viene accompagnato da un logo verde che viene applicato agli strumenti specifici, in modo da dimostrare che essi siano stati effettivamente supervisionati.
Ovviamente, ciò non riguarda strumenti come bilance da cucina o per misurare la propria massa corporea: in quel caso gli errori di misura possono essere ritenuti come irrilevanti, ma se si parla di strumenti importanti non possono essere tollerate misurazioni erronee, perché potrebbero portare a complicanze gravi o a conseguenze pericolose.
Tra gli strumenti di misurazione e le bilance che devono essere tarate attraverso gli specifici laboratori ci sono: bilance dinamiche, bilance industriali, termometri, manometri, titolatori, ph-metri, metal detector e strufe; taranto questi strumenti, al di là del logo specifico, si può ottenere anche una certificazione precisa per bilance ISO 9001 – TIPO ‘T’.