La gotta è una malattia che può colpire le ginocchia e i polli, ma soprattutto l’alluce. Dalle prime manifestazioni possono passare mesi prima della guarigione e le persone più a rischio sono adulti e obesi.
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Che cos’è la gotta?
La gotta è una malattia di tipo metabolico e di origine infiammatoria. Colpisce le articolazioni e crea gonfiore e dolore. Per tenere sotto controllo la situazione si deve seguire un’alimentazione corretta che predilige alcuni cibi e ne esclude altri. Tempo fa la gotta era conosciuta come la malattia dei ricchi perché pare che ne fossero affette solo le persone che consumavano molta carne. Oggi i soggetti più a rischio sono gli uomini di una certa età e tra le cause della gotta c’è sicuramente una dieta ricca di proteine animali.
Questa malattia è provocata da un eccesso di acido urico nel sangue. Le purine, molecole presenti nei cibi di origine animale, formano dei depositi di cristallo (tofi) sulle articolazioni e le irritano. Nella fase preventiva e nel trattamento della gotta quindi è importante modificare l’alimentazione, inoltre si deve bere molta acqua, almeno 3 litri al giorno, per disintossicare l’organismo ed eliminare l’acido urico. Assumere liquidi previene anche la formazione di calcoli renali, un’altra conseguenza dell’eccesso di acido urico. Per favorire il drenaggio si può ricorrere a metodi naturali, ma in questo caso dovete rivolgervi al vostro medico di fiducia per valutare interazioni con altri farmaci.
Dieta per la gotta: cibi consigliati
La dieta per la gotta prevede cibi consigliati e da consumare con moderazione. Oltre a seguire questo tipo di alimentazione si deve mantenere il peso forma provando a ridurre le porzioni e svolgendo attività fisica (consigliata la ‘famosa’ camminata a passo sostenuto di 30 minuti al giorno). Diete drastiche e digiuni prolungati sono da evitare perché potrebbero sorgere altri problemi e aggravare il quadro clinico. I cibi consigliati per chi ha la gotta sono quelli integrali, la frutta, la verdura e i semi oleosi. Secondo alcuni studi ci sono dei frutti in particolare con potere antinfiammatorio che tengono sotto controllo i livelli di acido urico come ciliegie, amarene e visciole. Nel carrello della spesa di chi soffre di gotta non deve mancare quindi la verdura fresca e di stagione, da consumare con moderazione spinaci, asparagi e cavolfiori perché ricchi di purine, stesso discorso per i legumi come piselli, fagioli e lenticchie; la frutta è un alimento consigliato ma attenti a quella troppo zuccherina come cachi, fichi, uva e banane. Non ci sono limiti per frutta secca, olio evo, yogurt e latte, uova, tè e tisane e i semi di lino, veri e propri concentrati di salute.
Acido urico: cibi da evitare
In caso di gotta, come abbiamo specificato, i cibi di originale animale devono essere evitati. Quindi per un bel po’ dovete dire addio alla carne rossa, frattaglie, selvaggina, carne di oca e di anatra, pesci grassi come il salmone, frutti di mare, formaggi grassi, salumi e insaccati, strutto e lardo. La cottura dei cibi è un altro fattore importante, chi ha la gotta deve prediligere quelle a vapore, al cartoccio e alla piastra, oppure la bollitura. Sconsigliata la frittura e i condimenti grassi.