Nel 2050 si cambierà alimentazione: il sistema attuale è spaventosamente inefficiente

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Con il passare del tempo, le esigenze cambiano: è la storia dell’umanità che ce lo insegna e da qui al 2050 si assisterà ad un altro importante cambiamento che riguarderà principalmente la nostra alimentazione. Una rivoluzione, come suggerito dall’articolo apparso sul blog L’insider, che sarà stimolata dall’aumento della popolazione globale, dall’impennata del problema dell’obesità e dalla necessità di limitare le emissioni di gas serra e i cambiamenti climatici.

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Addio agli allevamenti intensivi di bestiame

Il cambiamento principale, come sottolineato sul blog del casinò online di Betway, sarà quello che riguarderà gli allevamenti di bestiame. C’è poco da fare, dal momento che questo sistema non è più efficiente e nemmeno sostenibile. Ed è abbastanza facile intuire come servirà cambiare, il prima possibile per giunta.

Secondo quanto è stato indicato da parte degli esperti, il sistema attuale per cui le coltivazioni intensive vengono realizzate per cibare gli animali che poi vengono consumati in tavola nella quotidianità dagli umani, è tremendamente inefficiente, senza sfiorare l’argomento da un punto di vista dell’etica. Non è assolutamente casuale, quindi, il fatto che entro il 2050, buona parte delle proteine arriverà da fonti vegetali oppure da carni che verranno prodotte in laboratorio.

La sostituzione di latticini e uova

Anche i latticini verranno progressivamente rimossi dalle tavole delle persone. Infatti, al loro posto ci saranno delle alternative vegetali, che verranno realizzate usando l’avena, ma anche le noci, piuttosto che canapa e soia. Non solo dal momento che in futuro ci sarà anche un vero e proprio boom legato alla produzione di alternative vegetali a partire dalle uova, con aziende del calibro di Eat Just ed Evo Foods che sta cercando di accorciare i tempi ed essere i precursori nel lancio sul mercato di tali prodotti.

Crescerà anche il consumo di carne coltivata in laboratorio

Al giorno d’oggi sembra qualcosa di molto distante rispetto alle nostre abitudini, eppure in qualche nazione si sta già sperimentando in tal senso. Ad esempio, a Singapore, la carne che viene creata in laboratorio sta prendendo sempre più piede e viene prodotta all’interno di specifici bioreattori. In questo senso, il vantaggio principale è rappresentato dal fatto di non dover più provvedere alla macerazione degli animali. Non a caso, infatti, la carne realizzata in questo modo, ha già ricevuto apposita autorizzazione alla vendita.

Nel corso dei prossimi anni, si tratterà di un trend che evidentemente crescerà in misura sempre maggiore. Si possono già individuare diverse startup che hanno in mente di sfondare in questo settore di mercato, ovvero Mosa Meat, Higher Steaks e Memphis Meats, giusto per citarne alcune, che si stanno dando da fare per provare a mettere le mani su un mercato che diventerà certamente molto redditizio.

Il nuovo ruolo dei microrganismi

Una vera e propria rivoluzione che passerà inevitabilmente anche dall’uso sempre più frequente di microrganismi. I più importanti cambiamenti si verificheranno proprio in tal senso, visto che si provvederà ad aumentare sempre di più la coltivazione di funghi, lieviti, alghe, funghi e microalghe.

Tutti questi microrganismi, infatti, sono in grado di garantire un alto quantitativo di proteine, ma al contempo si può evitare la presenza di grassi saturi, che invece sono molto più facili da trovare all’interno di latticini e carne. L’estrazione delle proteine avverrà anche tramite l’aria, così come mediante l’anidride carbonica, impiegando come si può facilmente intuire delle fonti di energia rinnovabili, sfruttando al contempo anche un buon uso di probiotici, in maniera tale da effettuare la conversione di elementi in nutrienti.

Sarà tutto un po’ meno colorato? Non ci sarà questo rischio, dal momento che la tecnologia di stampa 3D assumerà un ruolo decisamente centrale in questo settore, dal momento che verrà sfrutta per poter riprodurre con una certa precisione la consistenza, ma anche il gusto, piuttosto che i sapori del cibo che siamo soliti mangiare al giorno d’oggi.

Redazione: Blogger e freelance , amante dell'alimentazione corretta e il vivere sano, gestisco il portale con l'aiuto dei colleghi esperti del settore Alimentazione.
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