Tra le tante bevande “fai da te”, la birra, solitamente, non viene inclusa in questa categoria. D’altro canto, la storia ultracentenaria della “bionda” più famosa al mondo, ci narra di come essa rappresenti un grande momento di convivialità da gustare prevalentemente in birreria o al bar. La possibilità di poterle acquistare in qualsiasi supermercato, oltretutto, ha aumentato la facilità con la quale degustarle.
Negli ultimi anni, grazie anche alla inarrestabile ascesa delle “bionde artigianali”, gli amanti delle birre hanno cercato, in svariati modi, di inventarsi mastri birrai, dando sfogo alla propria più sfrenata fantasia. Questo fenomeno è in netta ascesa. Ed è noto col nome di “homebrewing”, un passatempo che non comporta un elevato esborso in termini economici: basta un kit, un paio di bidoni di plastica e alcuni altri piccoli accessori, tutti reperibili su siti come Hopt.it.
Produrre birra in casa è legale e consente di bere un prodotto più salubre e genuino
I costi, per quanto ovvio, possono variare sensibilmente in base alle esigenze di ogni singolo “mastro birraio amatoriale”: in alcuni casi, infatti, l’esborso aumento sensibilmente per l’acquisto di impianti in acciaio inox con pompe, termostati e caldaie computerizzate. È estremamente importante, tuttavia, che il desiderio di realizzare autonomamente una birra sia totalmente soddisfatto. E se la stessa risultasse gustosa, la soddisfazione, per quanto ovvio, sarebbe ancor maggiore.
La qualità, d’altronde, è uno degli elementi che spinge molte persone ad ideare una birra homemade, al fine di gustare un prodotto più genuino e biologico rispetto alle tradizionali birre industriali. Quelle casalinghe, infatti, non subiscono alcun processo di filtrazione e pastorizzazione, mantenendo inalterate le proprietà organolettiche e nutrizionali della birra.
Rispetto alle industriali, oltretutto, queste birre non corrono il rischio di essere mal conservate, come talvolta avviene, invece, per quelle commerciali. Pur essendo, almeno momentaneamente, un fenomeno di nicchia, la “birra fai da te” sta raccogliendo un crescente e significativo numero di adepti. Ed i risultati, stando a quanto dichiarato dagli stessi, sarebbero alquanto soddisfacenti: la maggior parte è convinta di aver realizzato una birra più saporita e gustosa rispetto a quelle in commercio.
In molti, però, tendono a pensare che produrre birra al proprio domicilio sia illegale. Nulla di più falso. A disciplinare questo aspetto è intervenuto, oltre venticinque anni fa, direttamente lo Stato Italiano, che ha stabilito quanto segue: “è esente da accisa la birra prodotta da un privato e consumato dallo stesso, dai suoi ospiti e dai suoi familiari, a condizione che non formi oggetto di alcuna attività di vendita”.
Birra casalinga: i metodi e la strumentazione necessaria
La birra casalinga, di conseguenza, non è affatto vietata. E non esistono limiti alla produzione della stessa. La discriminante, semmai, è il fine di lucro: un mastro birraio amatoriale può produrre la quantità di birra desiderata, senza ottenere, però, alcun tipo di ricavo. La degustazione, infatti, può avvenire privatamente ed il prodotto non può essere messo sul mercato in alcun modo.
I metodi per produrre una birra homemade sono essenzialmente tre: utilizzare kit pronti, in cui l’estratto di mosto è già luppolato; utilizzare l’estratto di malto non luppolato, oltre al luppolo e ad eventuali grani speciali; utilizzare malto d’orzo in grani. Per i principianti è assolutamente consigliabile incominciare utilizzando un kit pronto, uno primo step ideale per prendere dimestichezza con i processi di produzione e fermentazione della birra.
In questo caso, per produrre la birra sarà necessario disporre di una strumentazione basica relativa alla sola fase di fermentazione. Pur non esistendo una norma specifica che indichi di cosa debbe essere necessariamente composto un “kit completo”, lo stesso dovrebbe ricomprendere la seguente attrezzatura: bidone per la fermentazione; termometro digitale adesivo; gorgogliatore; densimetro; spatola; provetta; tubo; tappatrice; tubi per travasi; polvere sanitizzante e detergente.