L’enoturismo in Italia è un fenomeno in costante crescita, conseguenza dell’esplosione della passione per il vino nelle persone in questi ultimi anni. I numeri, del resto, parlano chiaro: se il comparto del turismo nel nostro Paese vale 93,9 miliardi di euro, quello legato al vino si aggira intorno ai 3,5 miliardi di euro. Il risultato è dato dal crescere delle presenze: 50,7 milioni di turisti in media ogni anno, di cui 15 milioni solo per gli itinerari del vino, che rendono il Bel Paese quinto per arrivi, dopo Francia, USA, Spagna e Cina. Inoltre, il trend del turismo enologico in Italia è in crescita del 3,6% all’anno. Questo tipo di viaggi piace molto perché consente al turista di coniugare la visita di luoghi molto interessanti e suggestivi paesaggi naturalistici, con il gusto ed il piacere di mangiare e bere, accrescendo, in più, la conoscenza dei vini. Sono molti i “percorsi del vino” in Italia, vediamo quali sono quelli più scelti.
Il Chianti e le Langhe: le strade più battute
Sono 150 le strade del vino presenti in Italia, che ogni anno attirano milioni di visitatori da tutto il mondo. Ogni regione, o quasi, ha la sua, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia. Sicuramente la più nota è quella del Chianti classico, in Toscana. Si tratta di una zona che si estende tra le province di Firenze e Siena, in un territorio davvero ricchissimo di testimonianze artistiche, culturali, naturalistiche e del gusto. Circa 70 mila ettari che vanno dai comuni di Gaiole, Greve, Barberino Val d’Elsa e così via. Filari di viti si alternano agli ulivi, ed è il caratteristico clima a conferire al Chianti Classico il suo gusto unico, apprezzato da sempre più enoturisti, primi fra tutti inglesi e tedeschi, che non esitano a prenotare soggiorni in agriturismi con cantine. Molto suggestivo anche il paesaggio delle Langhe, in Piemonte. Tra queste la più gettonata è la Langa del Barolo, detto anche “il re dei vini”. A cavallo delle province di Cuneo ed Asti, la sola Langa del Barolo comprende 18 Comuni, confinanti anche con il Monferrato. Borghi medievali storici, cantine ed aziende a conduzione familiare, buon cibo: è ciò che attira i turisti in queste zone, oltre che il richiamo del Barolo, un rosso D.O.C.G. patrimonio della cultura italiana.
Valpolicella e Franciacorta: scelte di gusto
Anche le strade del Valpolicella e Franciacorta non sono da meno nel variegato mondo del turismo enogastronomico. La prima zona, in Veneto, può essere localizzata nei pressi di Verona, tra la Valdadige, la Lessinia e la pianura veronese. Con 19 Comuni uniti allo scopo di far conoscere il territorio di questo famoso vino, ecco stagliarsi davanti agli occhi del turista con la passione per questa bevanda, numerose cantine aperte al pubblico per le degustazioni, agriturismi, enoteche con vendita di vino sfuso ed in bottiglia. Un numero minore di turisti, che però sembra destinato a crescere, si spinge infine fino alla Franciacorta, in Lombardia. Qui, tra uno scenario davvero unico dato dal Lago d’Iseo, filari di viti e da città come quella di Brescia, si producono le più buone “bollicine” d’Italia, con un metodo caratteristico ed inimitabile. Il concetto di agriturismo in Franciacorta è inoltre tra i più esclusivi: in questa zona, infatti, i turisti cercano relais e wine resort di charme che non mancano certamente. Si unisce insomma il gusto per il vino al culto della bellezza e della cultura.