L’Italia si sa è sempre stata la patria del buon cibo, e dieta a parte, oggi come oggi sono tanti gli italiani che vanno in cerca di nuovi sapori. Ma soprattutto di vecchie e antiche tradizioni culinarie e gastronomiche.
I dati del Turismo Enogastronomico
Secondo i dati del rapporto sul Turismo Enogastronomico 2018 presentato all’Università, pare che la percentuale di italiani in cerca di nuove esperienze culinarie aumentano giorno per giorno, cimentandosi anche a fare foto… La qual cosa ovviamente favorisce lo sviluppo economico, occupazionale e culturale di tutto il nostro Paese. E a dirla tutta, sarebbe più che meritato data la vera e propria arte gastronomica italiana.
Le mete gastronomiche più ambite dagli italiani
Che sia un ristorante, una cantina, una trattoria o un agriturismo, gli italiani sono aperti a tutto.
Scusa mete di ogni tipo, prediligendo tanto il cibo mediterraneo che le antiche tradizioni di montagna. Insomma, basta accendere il navigatore e andare su e giù per sagre e ristoranti: c’è solo l’imbarazzo della scelta. L’italiano è un turista acculturato, che vive l’esperienza enogastronomica come un’opportunità di conoscenza del proprio territorio.
A partire dalla Toscana scendendo per il Sud, con Sicilia e Puglia in capolista, il settore turistico ha che offrire agli amanti del cibo. Ed è proprio sulla “buona forchetta” che si vuol puntare nei prossimi anni. Questo per offrire uno standard enogastronomico elevato, che possa coinvolgere ogni regione italiana, come la Lombardia o il Veneto, storicamente legate alla cultura rurale, che oggi ancora non hanno ingranato del tutto.
Quel che distingue il turismo enogastronomico è creare uno scambio diretto con chi opera sul territorio, alla ricerca di sensazioni quanto più autentiche e gustose possibili.
La ricezione turistica, anche attraverso l’apertura delle strutture produttive ai visitatori, può diventare un mezzo essenziale. Un mezzo necessario per mettere in relazione produttori e consumatori, oltre che essere una marcia in più a livello reddituale.
In ogni situazione possibile, l’obiettivo è anche quello di facilitare l’apertura al pubblico a quegli ambienti non ancora conosciuti, che siano produttivi, quindi non solo ristoranti ma anche aziende produttrici.
Gli italiani amano la tavola e amano la loro produzione… In fondo il cibo è uno dei massimi piaceri della vita.