Come cucinare la pasta se soffri di diabete

Ridurre la glicemia con il giusto metodo di cottura della pastaRidurre la glicemia con il giusto metodo di cottura della pasta

I diabetici e le persone che soffrono di iperglicemia devono stare molto attente alla propria alimentazione. Spesso questi soggetti devono rinunciare alla pasta perché contiene troppi zuccheri. Alcuni studi però hanno evidenziato che cucinando la pasta in maniera diversa rispetto al solito si possono evitare i picchi glicemici, ed è più semplice di quanto si possa immaginare.

Indice

Cambiare il metodo di cottura

Per cucinare la pasta e non incorrere nei temutissimi picchi glicemici si deve lessare in maniera tradizionale, poi si scola e si mette in frigo per tutta la notte. Il giorno successivo si scalda e si condisce a proprio piacimento. La lunga pausa e il raffreddamento cambiano la composizione della pasta. Un bel piatto di spaghetti con il pomodoro fresco o con il sugo alla bolognese non deve più spaventarvi e potrete gustarvelo sino all’ultima forchettata.

Amido resistente, che cos’è?

Questo trucchetto in realtà è un processo chimico. L’amido della pasta si trasforma in amido resistente. Il termine inglese è Resistant Starch e il composto resiste alla digestione che si attiva nell’intestino tenue per mezzo degli enzimi digestivi, processo conosciuto come idrolisi. L’amido, quando arriva nell’intestino crasso può essere soggetto alla fermentazione che porta alla produzione degli acidi grassi a catena corta (acido acetico, burritico e proprionico) potenzialmente cancerogeni.

Struttura degli alimenti amidacei

L’organizzazione Diabetes ha fatto sapere che quando gli alimenti che contengono amido si raffreddano, la struttura si riorganizza e gli enzimi digestivi dell’intestino non possono scomporli, il cibo quindi diventa ricco di amidi resistenti e si trasforma in fibra. Gli esperti ricordano inoltre che oltre ai “trucchetti”, la dieta sana ed equilibrata aiuta le persone con diabete di tipo 2 a ridurre il rischio di picchi glicemici. Inoltre è fondamentale seguire le linee guida sulla sicurezza alimentare durante il processo di raffreddamento e rispettare le indicazioni sulla conservazione e sul riscaldamento degli alimenti per evitare intossicazioni.

Aceto contro i picchi glicemici

C’è un altro trucco per evitare i picchi glicemici ed è quello di aggiungere qualche goccia di aceto agli alimenti con alto indice glicemico. La tipologia migliore è l’aceto balsamico e a suggerirlo è una ricerca condotta dagli scienziati dell’Università di Seul i cui risultati sono stati pubblicati su Diabetes Metabolism Journal. L’aceto balsamico si è rivelato molto utile per proteggere il pancreas dei topi (l’esperimento è stato fatto con delle cavie) che presentavano quantità elevate di grassi e zuccheri.

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Flavia Montanaro: Classe 1985. Web editor. Appassionata di alimentazione sana e vivere green, con una passione per i superfood: il cibo del futuro!
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