Come si festeggia il Natale in Puglia e cosa si mangia per questa occasione di festa
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Natale in Puglia, cosa e come si mangia durante le feste
Complice i vari tormentoni del web mandati in onda su Youtube da Casa Surace, la voglia di passare un Natale al Sud e scoprire i sapori regionali italiani, se si domanda a un pugliese quale sarebbe il piatto tipico natalizio della sua terra, sicuramente dirà un dolce, diverso a seconda della provincia di provenienza. I dolci sono il pilastro delle feste che portano una mescolanza di profumi e sapori propri del periodo natalizio, che risvegliano i ricordi di infanzia e di famiglia. La cucina pugliese delle feste è influenzata dai contatti tra Arabi e Spagnoli, oltre che influenzata dalle regioni limitrofe che hanno incrementato la produzione dolciaria pugliese e non solo. Mandorle, miele, grano, fichi, mele cotogne, ricotta, olio di oliva sono le semplici materie prime che, opportunamente lavorate, si trasformano in delizie, come il pesce di pasta di mandorle dall’antica tradizione dei monasteri femminili della Puglia. Nonostante piccole differenze e nomi diversi derivanti dalle zone, la cucina pugliese ha in comune l’appartenenza al territorio, anche a Natale.
Tradizioni pugliesi a Natale, i dolci a base di vincotto
I purcidduzzi salentini e le cartellate baresi, ad esempio, fatte salve alcune varianti locali e familiari della ricetta tradizionale, si preparano con gli stessi ingredienti e secondo un procedimento molto simile. Le cartellate, note anche come scartagghiate, frinzele, ncartiddati, crustoli, scarole, sono il dolce natalizio per antonomasia della tradizione popolare della Puglia. Da un impasto di farina, olio e vino bianco secco si ricavano delle fettucce di pasta che vengono modellate a comporre una spirale, con un disegno che ricorda una rosa, ricca di piccole concavità e interstizi che, dopo la frittura, devono raccogliere il vincotto, ovvero il vino o mosto cotto, o un cotto di fichi. Questo preparato tipicamente pugliese è anche ricco di polifenoli, tannini, vitamine e sali minerali che fungono da antiossidanti per combattere l’invecchiamento precoce, prevenire i tumori e i problemi cardiovascolari. Il segreto è la caramellizzazione degli zuccheri: quando il mosto cuoce, si sprigiona un potere antiaging due o tre volte superiore a quello del vino. Si potrebbe prepararlo in casa senza problemi, ma anche per praticità e risparmio di tempo, si tende ad acquistarlo nelle botteghe specializzate, oppure online, tramite Sapori dei Sassi. Oltre a questo particolare ingrediente, si tende ad aggiungere spezie come cannella o chiodi di garofano tritati finemente, confettini e mandorle tostate.
I dolci di Natale pugliesi, perché ogni provincia ha la sua tradizione
In Puglia non è diverso dalle altre Regioni d’Italia: la cucina natalizia si ispira alla pura tradizione popolare, sia per risaltare la ricorrenza cristiana, sia perché le materie prime sono provenienti dall’ambito agricolo e sono colture tipiche del territorio (Slow food e chilometro zero). Come già detto, ogni paese e borgo ha i suoi usi e i suoi costumi, come la sua biodiversità. Ed è per questo che magari nella provincia di Lecce ci sono dei piatti diversi da quelli della provincia di Foggia. La tradizione gastronomica regionale fa parte di un sistema culturale molto complesso, pur essendo ricette semplici. Certo, durante le feste natalizie pugliesi bisogna dimenticarsi della dieta, visto che quasi tutti i dolciumi vengono fritti nell’olio bollente. Inoltre, non è raro trovare per le vie delle città bancarelle in cui si possono gustare queste delizie cucinate al momento: via all’assaggio di purcidduzzi, pettole, castagnelle e sasaniedde!