Lo zafferano è una pianta impiegata prevalentemente per preparare primi piatti gustosi e speziati, ma si cela una storia interessante dietro a questo prodotto dal colore violaceo. Stiamo parlando di una pianta non particolarmente adatta ai climi poco piovosi, coltivabile in Asia Minore, Grecia, Spagna e Italia, soprattutto in Abruzzo, Sardegna e Marche. Per poter utilizzare la spezia che impieghiamo in cucina bisogna sfruttare gli stimmi, ovvero la parte più interna del fiore. Oltre al suo impiego per realizzare dolci e primi piatti, possiede altre importanti proprietà che spesso non consideriamo, ma forse solo perché non ne siamo a conoscenza.
Lo zafferano svolge un’azione antiossidante, antidepressiva e afrodisiaca, difatti è possibile assumerlo anche tramite tisane o integratori alimentari, oltre alla cucina. Prima di analizzare nel dettaglio ogni singolo beneficio, è bene descrivere le proprietà organolettiche: lo zafferano è di colore rosso, dall’aroma intenso e dal gusto piuttosto deciso. Non deve essere confuso con il curcuma, poiché in comune hanno solo il colore giallo intenso dopo essere stato disciolto in acqua. Quali elementi lo caratterizzano? I carotenoidi, che regalano colore e proteggono le cellule, svolgendo un’azione anti-tumorale; la pricrocrocina, che dona il sapore amaro; il safranale, che regala l’aroma acre e intenso; le vitamine B1 e B2, che aiutano il metabolismo e lo scambio di ossigeno fra le cellule.
Come accennato in precedenza, lo zafferano svolge un’azione antidepressiva: per quale motivo? Viene impiegato per controllare gli sbalzi d’umore, soprattutto durante la fase premestruale. Ciò accade grazie al safranale e alla pricrocrocina, i quali aumentano la serotonina e la dopamina. Inoltre, lo zafferano è particolarmente indicato anche in caso di stress. Una spezia che ha lo scopo di incrementare la memoria e regolare l’apparato digerente, aumentando la produzione di succhi gastrici. I benefici non finiscono qui, poiché lo zafferano aiuta ad accelerare il metabolismo, diminuisce la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo nel sangue, dona sollievo a bocca e denti, rende i capelli più forti, agisce come antinfiammatorio, grazie alle sue proprietà disintossicanti e, per finire, è un ottimo afrodisiaco.
Nonostante lo zafferano si sia presentato come un alimento dalle innumerevoli proprietà benefiche, presenta anche alcune controindicazioni da tenere sotto controllo. Fin dai tempi antichi lo zafferano veniva utilizzato sia da egizi che romani per la cucina e la medicina; tuttavia, dosi eccessive di questa spezia potrebbero risultare tossiche per il nostro organismo, provocando sonnolenza, vertigini ed emorragie. Stiamo comunque parlando di controindicazioni relative all’assunzione di dosi abbondanti di zafferano, pertanto se impiegato con moderazione durante la preparazione dei vostri piatti non dovrebbero presentarsi problemi.