L’autunno è la migliore stagione per trovare sul banco del mercato l’avocado. Il frutto esotico resiste sino a primavera inoltrata ma l’aumento della richiesta da parte dei consumatori ha stravolto la coltivazione. Sino a dieci anni fa l’avocado era noto solo agli amanti della cucina esotica oggi non possiamo più farne a meno.
L’avocado è uno degli alimenti più completi che ci offre madre natura: vitamine, fibre, minerali, grassi. Purtroppo è molto calorico (si contano 231 calore per 100 grammi pari al doppio di un frutto classico). Tra gli effetti positivi sul nostro organismo ricordiamo quello antiage, inoltre i grassi “buoni” di cui è molto aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari. In passato abbiamo già parlato delle proprietà e dei benefici dell’avocado, oggi vogliamo concentrarci sulle news che lo “accusano” di avere effetti negativi sul pianeta.
Esistono due varietà di avocado, la Hass, quella più apprezzata è originaria del Guatemala, ha una buccia molto scura tendente al viola, la polpa è cremosa, ideale per preparare la salsa guacamole; la Fuerte invece è un ibrido, e ha la forma allungata che ricorda quella della pera. Anche in Italia da qualche anno si coltivano degli ottimi avocado in Sicilia e in Calabria, è un prodotto di qualità e il suo punto forte è la freschezza, arriva nei negozi in 48 ore e non in 40 giorni come accade per i frutti esotici importati dall’America.
