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White Bolognese? Il New York Times rivisita la ricetta della bolognese “bianca”
White Bolognese? Il New York Times rivisita la ricetta della bolognese “bianca”

White Bolognese? Il New York Times rivisita la ricetta della bolognese “bianca”

I lettori italiani del New York Times sono così affezionati al quotidiano americano che seguono gli aggiornamenti anche su Facebook, immaginate però la loro espressione quanto è stata condivisa la ricetta della White Bolognese. Ovviamente non sono mancati i commenti di sdegno per l’ennesimo affronto al Made in Italy visto che tra gli ingredienti vi sono, oltre a cipolle e carote, funghi essiccati e panna. Grande assente: il pomodoro! La bolognese “bianca” non esiste, così come i maccheroni non sono il formato di pasta previsto dalla ricetta. Il ragù alla bolognese non ha nulla a che vedere con quella ricetta apparsa sul New York Times. Dovete sapere che quella originale è stata depositata presso la Camera di Commercio di Bologna. Così come tutte le ricette tipiche della nostra storia culinaria.

Il presidente dell’Unione Cuochi Bolognesi, Giuseppe Boccuzzi, ha sottolineato che i ristoratori esteri che apportano delle modifiche non possono utilizzare il nome “bolognese”. La cucina italiana non è improvvisazione e, la complessità di un piatto apparentemente “semplice” come il ragù alla bolognese è un connubio di sapori che non può prescindere dall’utilizzo di ingredienti specifici. Ogni regione del Belpaese ha una cultura gastronomica differente, ma servire piatti che di italiano hanno solo il nome, è un vero e proprio affronto.

Made in Italy sempre più a rischio: il New York Times pubblica la ricetta della White Bolognese
Made in Italy sempre più a rischio: il New York Times pubblica la ricetta della White Bolognese

Un cittadino straniero che è venuto almeno una volta qui in Italia e ha affondato la forchetta in un piatto di tagliatelle condite con il ragù alla bolognese, sa benissimo che quanto pubblicato sul New York Times è solo una rivisitazione personalizzata. Non sempre si può riprodurre alla perfezione una pietanza ma, come sostiene Giuseppe Boccuzzi, per difendere il Made in Italy occorre che almeno l’80% della ricetta sia ispirata all’originale.

About Flavia Montanaro

Classe 1985. Web editor. Appassionata di alimentazione sana e vivere green, con una passione per i superfood: il cibo del futuro!

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